Secca dell'Isuela
area marina protetta Portofino
La maggior parte dei subacquei che hanno visitato il Promontorio conoscono la famosa secca Isuela, molti di questi si sono spinti lungo le sue pendici fino a vederne le radici, ma pochi hanno ammirato interamente i suoi contorni lungo il fondale ed esplorato la sorella minore di questa secca, l'Isuelita.
- Portofinodivers team
Nome | Isuela |
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Tipo | Secca, grandi formazioni rocciose |
Profondità minima | 13 mt |
Profondità massima | 55 mt |
Corrente | da debole a forte |
Visibilità | variabile |
Miscela suggerita | 21/35 - 18/45 |
L'immersione alla Secca dell'Isuela è adatta ai subacquei esperti. In questa sezione, dedicata alle immersioni tecniche, si descrivono le caratteristiche degli ambienti più profondi e meno conosciuti di questo sito, che viene considerato da molti nella top ten delle immersioni nel Mar Mediterraneo.
Guarda il video dell'immersione
Immersione di bonifica
Il nostro team all'opera alla secca dell'Isuela
La seguente descrizione è dedicata ai subacquei più esperti che utilizzano miscele trimix per diminuire gli effetti della narcosi, traendo il massimo godimento dall'immersione e aumentando la sicurezza
Programmando una permanenza sul fondo di almeno 30/35 minuti si può circumnavigare l'intera Isuela e ammirare le meraviglie che nasconde alle quote più profonde, compresi gli scogli a sud che sono leggermente distanziati. La fama di questa immersione è giustamente meritata, qui è presente tutta la vita del mediterraneo in concentrazioni esagerate.
Probabilmente la distanza dalla costa e la presenza di correnti spesso anche forti, rendono questo luogo particolare per la straordinaria fioritura e lo sviluppo di ogni tipo di specie vegetale e animale. Meno conosciuta ma altrettanto affascinante è la secca detta Isuelita, chiamata così perché unita alla sorella maggiore da una sella che rasenta il fondale in direzione di ponente. Il punto di congiunzione è intorno ai 40 metri di profondità, se la visibilità lo permette è possibile staccarsi dal versante di ponente dell'Isuela già a 30 metri, sorvolando nel blu la distanza che le separa fino a raggiungere il cappello, a circa 33 metri.
I versanti a sud e a ponente dell'Isuelita, sono caratterizzati da una grande caduta verticale che sfiora i 54 metri, mentre quelli verso terra e verso la sella presentano un'andamento più dolce, meno profondo, ma altrettanto interessante, proprio qui infatti possiamo ammirare una bella colonia di falso corallo nero (Gerardia Savaglia) e le arancioni spugne a cannula della specie Axinella. L'ambiente è simile a quello della vicina Isuela, ma certamente meno visitato, anche qui i gattucci lasciano le loro tracce attaccando le loro uova sui rigogliosi ventagli di Paramuricea Clavata, le bellissine gorgonie rosse, e ogni spaccatura costituisce una tana per anguilliformi e crostacei. Sul cappello è facile vedere grandi saraghi perlustrare la roccia, ammirare i dentici in caccia, e, con un po' di fortuna, il veloce passaggio di ricciole o palamite. Sulla strada del ritorno, le pareti dell'Isuela accompagnano le prime fasi della decompressione alleggerendo la noia delle inevitabili soste obbligate fino al grande cappello, che come una giostra formata da innumerevoli frenetici pesciolini, lascia ai visitatori una gran voglia di ritornarci al più presto.