Il Relitto delle Lanterne
Nome | sconosciuto |
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Tipo | nave da carico |
Anno di affondamento | sconosciuto |
Profondità minima | 67 mt |
Profondità massima | 72 mt |
Corrente | scarsa |
Visibilità | variabile |
miscela suggerita | tmx 15/55 |
Guardando la carta nautica della zona antistante Moneglia, seguendo la batimetria dei 70 metri, si nota la presenza di un relitto . Non si hanno però informazioni né sulle cause affondamento né sulle caratteristiche dello scafo.
A detta dei pescatori si tratta di una chiatta, ma nessuno prima di noi si è mai preoccupato di "andare a vedere" per confermare o smentire questa voce.
Abbiamo visitato questo relitto per la prima volta il 28 ottobre 2007. Non ci risulta che siano state effettuate esplorazioni prima della nostra.
Il relitto, lungo circa 60 metri e largo 6, è adagiato sul fondo in posizione di navigazione alla profondità di 74 mt.
Lo scafo, verosimilmente una piccola nave da carico, è in buone condizioni di conservazione ed alza circa 5-6 mt dal fondale limaccioso. L’aspetto della prua, con il tagliamare molto affilato, ci ha subito portato ad escludere che si tratti di una chiatta. Presenta al centro l'apertura di uno osteriggio in cui non abbiamo avuto modo di accedere (anche se pare tecnicamente possibile).
Procedendo verso poppa si trovano una serie di stive ancora piene del carico ma completamente ricoperto di fango. Si distinguono gli argani di carico ed una grossa caldaia a cielo aperto. Abbiamo inizialmente ipotizzato che la posizione anomala di quest'ultima fosse dovuta al fatto che la caldaia poteva far parte del carico della nave. In seguito ci è stato confermato che alcuni navigli della fine dell’800 e inizio ‘900 utilizzavano questa configurazione inusuale per lasciare più spazio nelle stive da dedicare alle merci. Pertanto è verosimile che la caldaia osservata sia quella che alimentava il motore della nave e non un pezzo trasportato. Questo aggiunge mistero ed interesse storico alla nostra scoperta.
Continuando l'esplorazione si giunge alla poppa, bassa sul fondo, arrotondata e con la parte superiore piegata verso l'interno che richiama la forma tipica delle poppe dei rimorchiatori. L’elica ed il timone non sono visibili dato che si trovano sotto il livello del fondale. All’interno delle stive sono state rinvenute diverse lanterne in ottimo stato di conservazione, da qui il nome del relitto. Ovviamente queste sono state lasciate al loro posto. Attualmente è in corso un progetto per l’identificazione del relitto.
- Certificazione di abilitazione alle immersioni con miscele trimix ipossiche
- Prova di esperienza di almeno 25 immersioni effettuate oltre i 50 metri